VOCE DELLA VALLESINA Settimanale di informazione - Colloqui con lo psicologo - di Federico Cardinali

27 lug 2008

Il corpo, la mente, l'anima

L’essere umano è nella natura il gradino più alto dell’evoluzione. In un certo senso potremmo dire che egli è la natura stessa che raggiunge la consapevolezza di sé. L’uomo è capace di guardare sé stesso, di agire e di riflettere su ciò che vede e su ciò che fa.
Quando ci avviciniamo all’essere umano ci accorgiamo che nessuna scienza è in grado di comprenderlo totalmente. La biologia, la medicina, la psicologia, la filosofia… ciascuna di queste è in grado di cogliere un aspetto, ma nessuna può esaurirne la ricchezza e la complessità.

In realtà dovremmo parlare di ‘complessità’ sempre, ogni volta che cerchiamo di comprendere il mondo, perché ogni aspetto della realtà che le singole scienze studiano è intrinsecamente connesso con tutti gli altri.

Le scienze, però, nel loro processo di studio, usano un ‘trucco’: cercano di superare la complessità attivando un processo di semplificazione - una specie di divisione, di sezionamento - così rendono accessibile alla mente, e agli strumenti che ne potenziano le capacità, la comprensione del loro oggetto di studio. Facciamo così anche noi.

Il nostro oggetto di studio siamo noi stessi. Questo non facilita certo le cose… Proviamo comunque. Cercando di semplificare.

 

Possiamo dire che guardando l’uomo ne cogliamo almeno tre dimensioni fondamentali.

Una prima dimensione è quella biologica, fisica. E’ il nostro corpo. Qui siamo in buona compagnia. Questa dimensione infatti ci colloca sullo stesso piano di tutti gli altri esseri viventi. Con loro condividiamo un corpo, più o meno complesso: come loro nasciamo, ci evolviamo nel tempo in un processo di crescita, più o meno lungo, finché un giorno anche noi, come tutti gli altri, incontriamo la morte che mette la parola fine alla nostra permanenza sulla terra.

Una seconda dimensione è quella psicologica. La nostra mente. E’ quella dimensione che ci permette di pensare, di vivere emozioni, di essere consapevoli di noi stessi. E qui già cominciamo a sentirci un po’ più soli in mezzo alla natura. Se la dimensione biologica ci fa sentire che siamo in compagnia di tutti i viventi, quando ci fermiamo a riflettere su noi stessi ci accorgiamo che gli altri esseri viventi non ci seguono su questo piano, o, per lo meno, non ci seguono al nostro livello. Questo, naturalmente possiamo dirlo allo stato attuale delle conoscenze. Chi sa, magari scopriremo che anche altri viventi, come gli animali o le piante, non sono poi così ‘lontani’ da noi.

Una terza dimensione è quella spirituale. E’ la dimensione dell’anima. E’ questa dimensione che ci fa porre la domanda sul senso della vita e sul senso del nostro essere nel mondo. Questa domanda, che è domanda di fondo, può farci avvicinare ad una religione o anche tenercene lontani, ma ci fa tenere sempre aperta questa ricerca del perché siamo nel mondo, nel tentativo di trovare comunque una risposta.

 Proveremo a riprendere la riflessione su queste aree - il corpo, la mente, l’anima - cercando di entrare un po’ di più in ciascuna di esse.

Una nota finale ora. Abbiamo parlato di ‘dimensioni’. Parlare di dimensioni non significa parlare di realtà a sé stanti. Esse sono come ‘aspetti’ diversi, che riusciamo a cogliere quando osserviamo l’essere umano guardandolo da punti di osservazione differenti. Il corpo, la mente, l’anima: aspetti diversi della medesima realtà: l’essere umano.

Ora ci lasciamo con una domanda. Se l’uomo è un essere così complesso, quale scienza ci può aiutare nello studio di noi stessi?