14 nov 2021
Qualche pensiero con i no vax, no green pass, no covid, no…
Un po’ di decenza!
Uno spettacolo più misero non potevano darcelo. Hanno sfilato con la divisa a righe dei prigionieri dei lager nazisti. In nome della libertà dalla prigionia del green pass. Quando si dice... l’intelligenza. La genialità. Chi l’ha pensato chi sa quanto sarà soddisfatto del risultato: l’hanno preso in parola. Omaggiato con un atto di grande fiducia e apprezzamento. Nobel al genio!
Non ho obiezioni verso chi esprime opinioni diverse. Anzi, sono orgoglioso di far parte di un Paese dove questa libertà è riconosciuta e gelosamente custodita. Usciti dal disastro della guerra, gli uomini liberi che hanno costruito la Costituzione l’hanno messo in bell’evidenza: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» e «I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi» (Artt. 21 e 17). Ma c’è un limite alla decenza.
A nessuno è vietato sostenere che la terra è piatta e che il sole le gira intorno e la luna e le stelle sono appese alla volta celeste. Che le foto e i video degli astronauti sono bellissimi e straordinari. Ma puri fotomontaggi. In fondo l’hanno pensato per millenni i nostri avi. Sono appena cinque secoli che abbiamo iniziato a metterlo in discussione. E se ne servono altrettanti perché tutti possano convincersene, che male c’è? A ciascuno il suo tempo...
Si può anche sostenere che il Covid è tutta un’invenzione dei poteri forti – magari potrebbero dirci quali sono! – e che ci vogliono inoculare il vaccino perché così possono impadronirsi delle nostre menti. Che sottocute ci inseriscono qualche microchip per controllare ogni nostro pensiero e movimento. Pensatelo pure. Che vi dobbiamo dire?
Se poi volete aggiungere che il green pass – che io preferisco chiamare passaporto verde, visto che la lingua italiana non ha nulla da invidiare all’inglese – è una prigione dentro la quale il governo ci sta collocando tutti, fatelo. Ma fatelo con decenza.
Non entro nel merito di come usate la vostra intelligenza. Sì, mi piacerebbe poter parlare con voi, poterci scambiare le opinioni e le informazioni che stanno alla base dei vostri e dei nostri convincimenti. Ma se preferite parlare solo tra voi sostenendovi a vicenda, non posso certo impedirlo. Una cosa vi posso dire: quando parlo con qualcuno dei vostri, mi trovo davanti a un muro. Sempre una sola e unica risposta: io e tutti noi siamo plagiati dalla comunicazione e dall’informazione di sistema. I poteri forti la verità non la dicono. I vaccini servono soltanto alle case farmaceutiche che stanno mietendo miliardi su miliardi alle spalle dei cittadini. I governi hanno instaurato una dittatura sanitaria. Ci hanno tolto ogni libertà. E voi – i no vax, i no green pass, i no covid, i no... – voi siete coloro che lottano per la vera libertà. Anche per la nostra.
Convinti delle vostre idee volete continuare a sostenerle? Fatelo pure. Ma con decenza.
Sapete cosa sono Aushwitz, Treblinka, Dachau? Avete mai sentito dei rastrellamenti e dei treni carichi di ebrei deportati? Bisognava eliminarli: erano il potere forte dell’economia e della finanza. Causa di ogni disgrazia. Cospiratori contro la libertà e il benessere del popolo. E insieme con loro, rom, sinti, e disabili d’ogni specie: inquinatori della razza pura.
Cari cittadini no-tutto-quello-che-volete, state tranquilli, non v’impediremo mai di dire la vostra. Neppure di fare manifestazioni. Purché decenti e, ovviamente, non violente. Però due pensieri dovete permetterci di dirveli.
Il primo. Attenzione a chi vi strizza l’occhio con troppa facilità. Gli amici di Bolsonaro e di Orban, e gli amici degli amici sono molto abili. Occhi aperti! Vi sostengono. Ma vi sfruttano. Non sono le case farmaceutiche che fanno i soldi sulle nostre spalle. No. Essi sono i potentini che vogliono diventare potenti grazie al vostro consenso. Che sono sicuri di comprare, semplicemente sostenendo la vostra parte. Finché fa loro comodo.
L’altro pensiero. Provate, solo due minuti, a fermarvi e ad ascoltare questa considerazione. Visto che ci avete riportati ai tempi bui del nazifascismo, ci verrebbe da usare con voi una parola allora in voga. Collaborazionisti. Oggi lo siete voi. Non di un regime vergognoso. Collaborazionisti del virus. Se continua a vedere moltiplicate le possibilità di replicarsi o addirittura di attivare nuove varianti lo deve alla vostra collaborazione. Noi abbiamo deciso di ostacolarlo. Semplicemente vaccinandoci, usando il passaporto verde, indossando le mascherine nei luoghi chiusi e tenendo quella distanza fisica che ci tuteli. Noi cerchiamo di farlo con la dovuta decenza.
Ora, per salutarci, permetteteci una domanda: voi, attenti custodi della vostra salute, del vostro pensiero e della vostra libertà, in nome di quale libertà vi ritenete in diritto di aumentare il rischio contagio anche per noi?
* Leggere anche No vax?